DA SAPERE: LE MALATTIE EMATOLOGICHE
Come si curano
LA TERAPIA
La terapia dipende dal tipo di leucemia, dal suo stadio e dal fatto che la malattia sia in fase acuta o cronica. Importante è anche l’età al momento della diagnosi.
Il trattamento delle leucemie si avvale dell’utilizzo di più terapie in combinazione o in sequenza, con lo scopo di ottenere una migliore qualità di vita e in alcuni casi la guarigione definitiva.
La chemioterapia usa uno o più farmaci somministrati per bocca o per via endovenosa; nel caso siano presenti cellule leucemiche nel liquido cefalorachidiano, i farmaci chemioterapici possono anche essere somministrati per mezzo di un catetere inserito attraverso due vertebre lombari. La leucemia mieloide è stata la prima forma tumorale per la quale è stato messo a punto un farmaco biologico, un anticorpo monoclonale contro il cromosoma Philadelphia noto con il nome di Imatinib, che costituisce il capostipite di questa nuova strategia di cura. La terapia è molto efficace anche se con gli anni può insorgere una forma di resistenza, ma grazie alla ricerca oggi sono stati identificati nuovi farmaci biologici in grado di intervenire quando il primo ha perso la sua efficacia.
Vi sono poi le terapie che stimolano il sistema immunitario a riconoscere e a distruggere le cellule leucemiche. In alcune leucemie si utilizza per esempio l’interferone per rallentare la crescita delle cellule tumorali.
Radioterapia e chirurgia hanno un ruolo solo marginale nella cura della leucemia. Trapianto di midollo osseo, , noto anche come trapianto di cellule staminali ematopoietiche, è la procedura medica mediante la quale si sostituisce un midollo osseo danneggiato con un altro sano, proveniente da un donatore in buona salute.
Il trapianto di midollo osseo e di cellule staminali periferiche sono interventi che ricostituiscono la riserva di cellule staminali distrutta dalle dosi massicce di chemioterapia e/o radiazioni della radioterapia. Esistono tre tipi di trapianti:
1. Trapianto autologo: il paziente riceve le proprie cellule staminali.
2. Trapianto singenico: il paziente riceve le cellule staminali dal proprio gemello monozigote.
3. Trapianto aploidentico: il paziente riceve le cellule staminali da un genitore
4. Trapianto allogenico: il paziente riceve le cellule staminali da un donatore compatibile che può essere un fratello, una sorella o un volontario iscritto nel Registro dei Donatori di Midollo Osseo (in Italia IBMDR).